sabato 9 marzo 2013

L'emotrasfusione è ancora un atto esclusivo del medico?

Questo post nasce dall'esigenza di condividere con alcuni colleghi infermieri e studenti di infermieristica la questione dell'emotrasfusione, vissute ancora come una sorta di gabbia mentale.



Ancora oggi assisto a dei convegni dove si parla di competenza e responsabilità dell'infermiere nell'emotrasfusione e le domande sono sempre le stesse, ci compete?,se accade  qualcosa al paziente quali sono le nostre responsabilità?

Quale normativa erano a conoscenza gli infermieri ?

Abbiamo studiato per anni il famoso art.12 della Legge 107/90, che disciplina l'attività trasfusionale e  tre anni dopo, la Commissione nazionale per l'attività trasfusionale del Ministero stilò le guidelines protocollari, dove definiva tutti i momenti e le persone interessate all'atto trasfusionale.

  • La trasfusione di sangue è un atto medico e per tanto deve essere prescritta ed effettuata dal medico

Gli anni passano, la professione si è evoluta, e in vent'anni anni sono cambiate parecchie  cose:


La nuova normativa sull'attività trasfusionale

  • Legge Legge 219/2005( Nuove discipline dell'attività trasfusionali)
  • Raccomandazione n.5 marzo 2008 del Ministero della Salute ( Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità ABO

Facciamo alcune considerazioni in merito


  1. Era il 1993 ( sono passati più di vent'anni), la Commissione si era insediata in seguito alla Legge 107/90, decisamente prima del profilo professionale del 1994 e l'abrogazione del mansionario con la Legge 42/99 e 251/2000
  2. La Commissione nazionale per il servizio trasfusionale aveva redatto le guidelines protocollari come parere richiesto dalla legge, quindi il documento non aveva forza coattiva.
  3. Il Ministero non ha mai fatto proprio tale documento con una circolare, un Decreto, che regolamentasse l'esecuzione delle trasfusioni
  4. Il Buon uso di sangue del Ministero della Sanità del 4 febbraio 1993, non fa accenno minimamente alle linee guida citate
  5. Anche i Decreti Ministeriali del 25 e 26 gennaio 2001 non fanno accenno al documento della Commissione, ma evidenziano la necessità di creare un sistema sicuro di riconoscimento del ricevente a cui è stata assegnata l'unità di sangue. 

La  trasfusione non è un trapianto di organo


Oggi non regge più il concetto di alcuni che non compete all'infermiere la trasfusione perché di per sé è considerato come un trapianto,essendo il sangue un organo.

In realtà il sangue:


  1. Non è un organo 
  2. E un tessuto liquido appartenente alla sfera dei tessuti connettivi.


Non si può parlare di trapianto nell'emotrasfusione perché


  1. Il sangue si può donare volontariamente, l'organo no
  2. Il trapianto d'organo è regolamentato da leggi precise 

A l'infermiere compete l'emotrasfusione


  • La Legge 219/2005 ( Nuove discipline delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati ) all'articolo 27 abroga espressamente la Legge 107/90 e con essa le obsolete linee guida.
  • Si rafforza il concetto dell'abrogazione o meglio ancora dell'aggiornamento delle linee guida del 1993, in seguito all'uscita delle Raccomandazioni n.5 marzo 2008
  • Le Raccomandazioni del Ministero della Salute elenca in maniera esaustiva le attività da compiere e il soggetto preposto indicandolo quasi sempre " L'operatore che effettua il prelievo", " l'operatore che esegue la trasfusione" e indicando espressamente il medico essenzialmente per la firma del modulo di richiesta di emocomponenti.
A mio avviso l'atto trasfusionale è la fine di un ciclo che termina con la somministrazione della sacca di sangue da parte sia del medico che dell'infermiere.

Nel processo trasfusionale si intersecano diverse figure professionali con diverse responsabilità, ma anche diversi ambiti di autonomia e competenza.
Non dimentichiamoci il nostro Codice Deontologico che rappresenta il principio guida della nostra professione in particolare l'art.9 che recita:

"L'infermiere nell'agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere"

E voi nella vostra unità Operativa, quali sono le procedure che adottate per l'emotrasfusione?



4 commenti:

  1. ma alla fine l'emotrasfusione a chi compete ofabietto???

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  2. Non sapevo che pubblicavi post cosi intetessanti...

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    1. Si Michele,
      il blog è aperto circa da due mesi, spero che gli argomenti siano veramente interessanti, mi farebbe piacere sapere quali altri argomenti affrontare ..... con voi...

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  3. Ciao Michele,
    scusa per il ritardo, settimana impegnativa, ma ti rispondo subito.
    L'emotrasfusione è un atto sanitario, sia medico che infermieristico.
    Il Medico reputa che si debba fare una trasfusione in seguito a delle considerazioni che conosciamo, quindi fa (diagnosi), successivamente si attivano le procedure sia per la richiesta che per l'infusione. Sia l'infermiere che il medico sono responsabili per il buon uso di sangue.

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